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sabato 2 aprile 2011

La difesa dell'indifendibile, ovvero del ministro della Difesa "La Rissa" da parte di Libero


Francesco Borgonovo, nella versione online di "Libero", si diletta in un esercizio circense nel tentativo di difendere l'indifendibile ovvero il ministro della Difesa Ignazio La Russa, il quale cognome e' stato ormai definitivamente declinato in "La Rissa".
Non serve andare a ripescare i passati barricaderi del soggetto per poterlo definire un facinoroso.
E' sufficiente focalizzarsi sulle gesta delle ultime settimane e sull'uso vigliacco fatto delle Forze dell'Ordine nel caso del reporter di Annozero, dove oltre ad averlo scalciato ne ha richiesto l'allontanamento denuciando di essere lui la vittima.
Anche l'altro giorno a Montecitorio, va ad istigare i manifestanti CHE AVEVANO TUTTO IL DIRITTO DI PROTESTARE contro l'approvazione di un legge pro-criminali e poi si vuole farlo passare per vittima.
Mio caro Borgonovo se vi sono delle vittime queste sono rappresentate dal Popolo Italiano e non da un ministro che invece che della Difesa dovrebbe essere rinominato dell'Attacco.
Oltre al test tricologico per verificare l'uso di sostanze stupefacenti necessiterebbe anche di un test antirabico (a cui allude la vignetta pubblicata qui sopra).
Quanto poi all'uscita di Scajola: «Io sono nato democristiano, non voglio morire fascista», anche se pronunciata per evidenti fini di interesse personale, non si puo' dargli torto, la frase rivolta all'onorevole Fini, poteva essere pronunciata solo da un fascista che se n'e' sempre fregato altamente delle regole democratiche di questo paese ed e' impossibile farlo passare per un esuberante goliardico come ha funambolescamente tentato Lei nel suo articolo.
Ma d'altronde Lei e' pagato per questo, si dovrebbero istituire due albi differenti quello dei Giornalisti e quello dei Distortori della realta' professionali.
In un paese realmente democratico La Russa dovrebbe dimettersi e Lei non farebbe il giornalista.

Link all'articolo di Libero

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